Ecco gli 11 migliori atleti della storia del pugilato. Sono i più forti pugili di ogni tempo, di ogni categoria, di ogni epoca, i pugili che hanno vinto più titoli, quelli che hanno il maggior numero di KO nella loro carriera. Per realizzare questa lista abbiamo effettuato una lunga ricerca sui principali siti e riviste di settore. Non è facile definire un elenco. Noi ci abbiamo provato.
Se avessimo voluto allungare la lista avremmo probabilmente aggiunto i seguenti pugili: Jack Dempsey, Ezzard Mack Charles, Tony Canzonieri, Jack Johnson, Wilfredo Benitez, Sonny Liston, Roy Jones Jr, Pernell Whitaker, Joe Calzaghe, Jake LaMotta, Eder Jofre, Charley Burley, Billy Conn, Alexis Arguello, “The Marvelus” Marvin Hagler, “Prince” Nassem Hammed, Willie Pep, Primo Carnera, Jersey Joe Walcott, James Figg, Gene Tunney, Archie Moore, Salvator Sanchez, Kid Gavalian e Carlo Monzon.
I testi sono liberamente tratti da Wikipedia.
I PUGILI PIÙ FORTI DI SEMPRE
11° – Floyd Mayweather
Floyd Mayweather Jr. (Grand Rapids, 24 febbraio 1977) è un ex pugile statunitense. Soprannominato Pretty Boy Floyd e Money Mayweather, ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta 1996. Da pugile professionista è stato campione del mondo WBC in cinque categorie differenti di peso ed è stato nominato da Ring Magazine Fighter Of The Year nel 1998 e nel 2007. Dal 18 luglio 2005 al 2 giugno 2008 è stato al vertice della classifica pound for pound di Ring Mazagine. Nel 2017 ha partecipato al suo ultimo incontro contro Conor McGregor, finindo così la sua carriera con 50-0-0.
Altro ai successi sul ring, Mayweather è noto per essere stato uno degli atleti più richiesti e lucrativi per gli eventi pay-per-view di tutti i tempi, in ogni sport. E’ stato inoltre classificato primo nella lista dei 50 sportivi più pagati sia dalla rivista Forbes che da Sport Illustrated nel 2012 e nel 2013, e nuovamente da Forbes anche nel 2014 e nel 2015, guadagnando solo nel 2014 circa 300 milioni di dollari.
Adriana – Ma tu perché fai il pugile?
Rocky – Perché non ballo e non canto.
dal film Rocky (1976)
10° – Julio Cesar Chavez
Julio César Chávez González (Ciudad Obregón, 12 luglio 1962) è un ex pugile messicano. Ha iniziato a praticare la boxe a sedici anni. Soprannominato prima “il Toro di Culiacàn” e successivamente ” JC” viene spesso definito dai ring announcer “el gran Campeon Mexicano“. Infatti di questo si tratta, Chavez nella sua carriera durata 15 anni combatte 115 incontri, vincendone 107 di cui 86 per KO perdendone 6 e pareggiandone 2.
Campione del mondo in tre diverse categorie superpiuma, leggeri e superleggeri ha boxato per 633 round ed ha avuto una media di vittorie per KO del 74,78%. Boxer amato in tutto il Messico, si è confrontato nel loro paese con grandi campioni di boxe ed è considerato dai suoi fan più accaniti ed esperti di boxe come uno dei pugili “più grande di tutti i tempi nel pound for pound“.
9° – Mike Tyson
Michael Gerard “Mike” Tyson (Brooklyn, 30 giugno 1966) è un ex pugile statunitense. Soprannominato Iron Mike, The Baddest Man on the Planet, Kid Dinamite e King Kong, è considerato uno dei migliori pesi massimi nella storia del pugilato. Tra gli atleti più riconoscibili e pagati degli anni ottanta e novanta, nonostante l’altezza non elevata per la categoria (178 cm), grazie alla notevole prestanza fisica è stato uno dei picchiatori più efficaci e temibili nella storia della divisione. Tyson vinse i suoi primi 19 incontri per KO, 12 dei quali alla prima ripresa. Nel 1986, a 20 anni, divenne il più giovane campione del mondo dei pesi massimi quando conquistò la corona WBC contro Trevor Berbick.
Nel 1992 fu accusato di stupro nei confronti di Desiree Washington e condannato a 6 anni di carcere. Durante la sua detenzione si convertì all’Islam ed assunse il nome islamico di Malik Abdul Aziz. Rilasciato nel 1995, fece il suo ritorno sul ring e nel 1996 vinse i titoli WBA e WBC. Ciò lo rese tra i pesi massimi capaci di riconquistare una cintura della divisione dopo averla persa.
Dopo essere stato privato del mondiale WBC, perse la corona WBA in un match contro Evander Holyfield nel novembre dello stesso anno e nella loro rivincita fu squalificato per aver morso l’orecchio dell’avversario staccandogli un pezzo di cartilagine. Malgrado avesse guadagnato più di 300 milioni di dollari durante la sua carriera, oppresso da pesanti debiti, dichiarò bancarotta nel 2003.
8° ex aequo – Evander Holyfield
Evander Holyfield (Atmore, 19 ottobre 1962) è un ex pugile statunitense.
Vincitore della medaglia di bronzo tra i massimi leggeri a Los Angeles 1984. Dal 1986 al 1988 unificò la corona dei mediomassimi, vincendo il titolo mondiale nelle versioni WBA, IBF e WBC. Salito di categoria e divenuto il numero 1 della classifica, il 25 ottobre 1990 spodestò James Douglas (che nel febbraio precedente era stato capace di strappare la cintura a Tyson) potendosi così fregiare del titolo di campione. Diede vita a 3 vittoriose difese contro George Foreman, Bert Cooper e Larry Holmes. Il 13 novembre 1992 fu battuto da Riddick Bowe, rifacendosi però contro di lui un anno più tardi.
Dopo aver perso nuovamente il titolo contro Michael Moorer nell’aprile 1994. Tornò a combattere già nel 1995, venendo battuto per la seconda volta da Bowe. Il 1996 fu l’anno dell’atteso match con Tyson, previsto già nel 1991 ma saltato per le vicende giudiziarie di Iron Mike. Il 9 novembre Holyfield vinse con un k.o. tecnico all’undicesima ripresa, conquistando per la terza volta in carriera la cintura dei massimi. La rivincita del 28 giugno 1997 divenne – suo malgrado – celebre per la squalifica di Tyson, che nel corso del terzo round morse l’orecchio di Holyfield fino a causarne il sanguinamento. Conquistato così il titolo per la quinta volta nell’aprile 2010, lo difese nel maggio 2011 contro il danese Brian Nielsen; l’annuncio ufficiale del ritiro giunse pochi giorni dopo.
Complessivamente ha svolto 57 combattimenti vincendone 44.
8° ex aequo – George Foreman
George Edward Foreman (Marshall, 10 gennaio 1949) è un ex pugile statunitense. Soprannominato Big George, fu protagonista di una singolare e lunghissima carriera – protrattasi dal 1969 al 1977 e dal 1987 al 1997 – nel corso della quale fu due volte campione del mondo dei pesi massimi. Si avvicinò al mondo del pugilato dopo aver vissuto una gioventù difficile e tormentata, conquistando la medaglia d’oro olimpica nella categoria dei pesi massimi a Città del Messico 1968.
Passato tra i professionisti l’anno seguente, si affermò subito come uno dei più temibili picchiatori della divisione e nel 1973 conquistò il titolo mondiale detronizzando con facilità l’imbattuto campione indiscusso Joe Frazier. Seguirono quindi due difese del titolo e la sua prima sconfitta da professionista subita nel drammatico Rumble in the Jungle per mano di Muhammad Ali.
La World Boxing Hall of Fame e la International Boxing Hall of Fame lo hanno riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni epoca. Occupa l’8ª posizione della classifica dei più grandi pesi massimi di sempre, secondo IBRO. Nel 2002 è stato nominato tra i 25 più grandi pugili degli ultimi 80 anni dalla rivista The Ring, che lo ha piazzato anche al 9º posto tra i più grandi picchiatori di sempre. Nel 1973 e 1976 è stato insignito del premio pugile dell’anno, indetto dalla stessa. Negli anni novanta è stato noto testimonial del George Foreman Grill, bistecchiera multiuso che ha venduto oltre 100 milioni di unità in tutto il mondo.
7° – Joe Fraizer
Joseph William Frazier, noto semplicemente come Joe Frazier (Beaufort, 12 gennaio 1944 – Filadelfia, 7 novembre 2011), è stato un pugile statunitense. Vincitore di una medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1964, è stato campione del mondo indiscusso dei pesi massimi. Soprannominato “Smokin’ Joe“, era noto per il suo stile di combattimento aggressivo e spettacolare, nonché per il suo famoso gancio sinistro.
È ricordato soprattutto per la sua acerrima rivalità con Muhammad Ali, con il quale si confrontò in tre memorabili incontri, considerati tra i più duri ed emozionanti della storia del pugilato. Nella sua carriera professionale, che durò dal 1965 al 1976 con un breve ritorno nel 1981, fu eletto Fighter of the year (pugile dell’anno) dalla rivista statunitense Ring Magazine nel 1967, 1970 e 1971.
La International Boxing Research Organization (IBRO) lo annovera fra i dieci migliori pesi massimi di tutti i tempi. Occupa invece l’ottava posizione nella classifica dei più grandi pesi massimi di sempre stilata dalla rivista The Ring nel 1999. È inoltre incluso nella International Boxing Hall of Fame e nella World Boxing Hall of Fame.
6° – Henry Armstrong
Henry Armstrong, pseudonimo di Henry Melody Jackson, Jr., chiamato “Homicide Hank” (Columbus, 12 dicembre 1912 – 22 ottobre 1988), è stato un pugile statunitense. Campione del mondo dei pesi piuma dal 1937 al 1938, dei pesi leggeri dal 1938 al 1939 e dei pesi welter dal 1938 al 1940, è uno dei pochissimi pugili ad aver detenuto tre titoli in tre diverse categorie di peso contemporaneamente.
La International Boxing Hall of Fame lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo. Fu eletto Fighter of the year (pugile dell’anno) dalla rivista statunitense Ring Magazine nel 1937. Suoi avversari furono Benny Bass, Chalky Wright, Barney Ross, Lou Ambers, Ceferino Garcia, Fritzie Zivic, Sugar Ray Robinson.
L’elenco dei pugili più forti di tutti i tempi prosegue a: