Episodio n. 23
I rompicapo di Emma la Pasticcera
di Lorenzo Pescini
L’oste – Fabrizio, un lontano parente di Emma ha da tempo aperto in campagna, non lontano dalla città, una simpatica osteria-enoteca. Il locale, molto alla buona, è aperto solo quattro giorni la settimana, dal giovedì alla domenica ed è una tipica meta di giovani e turisti che vogliono spendere poco ma soprattutto bere parecchio. L’oste, che ha un innato senso degli affari anche se un po’ “borderline”, ha riscoperto un trucco vecchio quanto il cucco ma ancora sempre funzionante: annacquare il vino, o meglio, aggiungere vino scadente a quello buono.
Il meccanismo è semplice: nel locale ha messo una botte, di quelle originali, trovata in una cantina di un vicino casolare. Il giovedì la riempie con 100 litri di vino di qualità. Ad ogni fine serata rimette tanto vino quanto ne ha venduto con uno di quelli a basso prezzo che vengono venduti nelle confezioni di tetrapack al supermercato per poi miscelare perfettamente le due tipologie. La domenica sera ciò che rimane lo cede ad altri ristoranti come vino sfuso.
Grazie alla scenografia ben congegnata ed alla notevole parlantina di Fabrizio il vino spillato dalla botte viene venduto ai clienti dell’osteria come “Vino Supremo” ad un prezzo coerente con il vino messo all’apertura del giovedì ma certamente non con la mistura servita nei giorni successivi. Questo trucco ha reso discreti guadagni all’oste se non si fosse manifestato un piccolo inconveniente…
“E così cara Emma…
tutto va bene fino a quando il vino aggiunto è inferiore a quello originale. I clienti sono contenti e io ho un buon margine sulle vendite…” disse l’oste alla nostra pasticcera mentre sorseggiava un buon caffè.
“Hai avuto sempre il pallino del commercio Fabry…però certe volte esageri un po’!”
“Vedi il problema è che se supero quel limite immediatamente qualche cliente comincia a brontolare…una volta addirittura un tizio, di sicuro un po’ arzillo, iniziò ad urlare e se non fosse stato per mio figlio mi avrebbe messo anche le mani addosso!”
“Non hai mai fatto qualche conteggio per evitare questo tipo di grane?”
“Eccome – esclamò l’oste – ma mi sono sempre confuso nei calcoli…con tutte le relative conseguenze!”
“Quanto vino consumi normalmente?”
“Non è facile dirtelo…
Comunque ho notato che di media il venerdì vendo un numero di litri doppio del giovedì mentre il sabato tanto quanto ne ho smerciato i due giorni precedenti.”
Fabrizio uscì un attimo dalla pasticceria per fumarsi una sigaretta.
Emma allora prese quattro bicchieri vuoti e li mise sul bancone. Cominciò a ragionare tra se e se…poi tirò fuori una calcolatrice tascabile e fece alcuni conteggi.
Quando l’oste rientrò Emma gli mise davanti agli occhi una salviettina con sopra scritto una cifra cerchiata ripetutamente.
“Ecco Fabry – disse fiera la nostra pasticcera – questo è il numero massimo di litri che puoi vendere il giovedì perché tu possa stare tranquillo che la clientela non contesterà il tuo vino…un litro di più e la domenica avrai qualche grattacapo!”
L’oste la guardò un po’ stralunato.
“…e comunque…quando la finirai di fregare la gente che viene da te e cercherai di trattare con più rispetto la tua onorata clientela?”
Domande de “L’oste”
Domanda: Se l’osteria smercia giornalmente un numero intero di litri di vino e l’andamento dei consumi non si discosta mai dalla media indicata da Fabrizio, quale cifra ha scritto Emma sulla salvietta?
A tutti coloro che invieranno almeno una risposta esatta di questo o di altri episodi di Emma all’indirizzo info@pescini.com sarà data l’opportunità di entrare nel “Emma fan club“!
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