Vuoi conoscere quali sono state le epidemie più grandi della storia dell’Uomo? Ti saresti immaginato che nei secoli ci sono state letali pandemie che hanno ucciso oltre cento milioni di uomini? Quali malattie si sono diffuse a livello globale prima dell’attuale emergenza scaturita dalla diffusione del Covid-19?
Allora sei arrivato nella pagina che stai cercando! Abbiamo cercato di raccogliere informazioni delle pestilenze ed epidemie più gravi della storia dell’umanità. Le informazioni sulle pandemie ed epidemie più importanti che leggete sono aggiornate ad aprile 2020 e liberamente estratte da https://it.wikipedia.org/. I dati relativi alle morti delle epidemie più letali di sempre sono tratti da:
wikipedia.org (*)
vivalascuola.studenti.it (**)
worldometers.info (***)
it.qwe.wiki (****)
L’elenco è elaborato in ordine cronologico. Per segnalazioni o suggerimenti scrivete a info@pescini.com
(1) Febbre tifoide durante la guerra del Peloponneso (La peste di Atene), dal 429 al 426 a.C.
La febbre tifoide uccise un quarto delle truppe di Atene ed un quarto della popolazione, nel giro di quattro anni. Questa malattia fiaccò la resistenza di Atene, ma la grande virulenza della malattia ha impedito un’ulteriore espansione, in quanto uccideva i suoi ospiti così velocemente da impedire la dispersione del bacillo. La causa esatta di questa epidemia non fu mai conosciuta. Il bilancio delle vittime si stima tra i 75.000 e i 100.000 unità (****)
(2) Peste Antonina (La piaga di Galeno), dal 165 al 180
Una pandemia presumibilmente di vaiolo, portata dalle truppe di ritorno dalle province del Vicino Oriente, uccise cinque milioni di persone. Fra il 251 e il 266 si ebbe il picco di una seconda pandemia dello stesso virus; pare che a Roma in quel periodo morissero 5.000 persone al giorno (*) per un totale di 5.000.000 di vittime (****) pari al 30% della popolazione in alcune aree.
(3) La piaga o morbo di Giustiniano, a partire dal 541
Fu la prima pandemia nota di peste bubbonica. Partendo dall’Egitto giunse fino a Costantinopoli; secondo lo storico bizantino Procopio, morì quasi la metà degli abitanti della città. La pandemia si estese nei territori circostanti, uccidendo complessivamente un quarto degli abitanti delle regioni del Mar Mediterraneo orientale. Si stima che il totale delle vittime fu di 100.000.000 morti (**), numero che rende questa epidemia la peggiore nella storia. Secondo altre fonti le vittime sarebbero state da 25.000.000 a 50.000.000 (****)
(4) La Peste nera, a partire dal 1331 al 1353
Ottocento anni dopo la strage di Costantinopoli, la peste bubbonica fece il suo ritorno dall’Asia in Europa. Raggiunse l’Europa occidentale nel 1348, fu causata dall’assedio tartaro alla colonia genovese di Caffa nel 1346 e, successivamente, portata in Sicilia dai mercanti italiani provenienti dalla Crimea, diffondendosi in tutta Europa e uccidendo 75.000.000 di persone in sei anni (**) pari ad un terzo della popolazione totale del continente. Secondo altre fonti i morti potrebbero essere arrivati addirittura a 200.000.000 (****)
(5) Il tifo, a partire dal 1489
Chiamato anche “febbre da accampamento” o “febbre navale” perché tendeva a diffondersi con maggiore rapidità in situazioni di guerra o in ambienti come navi e prigioni. Emerso già ai tempi delle Crociate, colpì per la prima volta l’Europa nel 1489, in Spagna. Nel corso dei secoli sono morti centinaia di migliaia di morti soprattutto durante le guerre.
(6) La piaga del ballo, 1518
La piaga del ballo (o epidemia del ballo) del 1518 fu un caso di isteria di massa che avvenne a Strasburgo, Alsazia (allora parte del Sacro Romano Impero) nel luglio 1518. Circa 400 persone iniziarono a ballare per giorni, e, dopo all’incirca un mese, alcune di loro morirono di attacco cardiaco, ictus o affaticamento.
(7) Epidemia Cocoliztli (La grande peste), dal 1545 al 1548
L’ epidemia cocoliztli o La grande peste si riferisce a milioni di morti nel territorio di Nuova Spagna nell’attuale Messico nel 16 ° secolo attribuito a uno o più malattie collettivamente chiamati cocoliztli . Nel 2018 gli scienziati hanno identificato una rara ceppo di febbre paratifo causata dal batterio Salmonella enterica enterica come causa probabile per un focolaio. Complessivamente si stima un numero massimo di morti pari a 17.500.000 (****)
(8) La peste italiana o manzoniana, dal 1629 al 1631
La peste del 1630 fu un’epidemia di peste diffusasi nel periodo tra il 1629 e il 1633 che colpì, fra le altre, diverse zone dell’Italia settentrionale, raggiungendo anche il Granducato di Toscana, la Repubblica di Lucca e la Svizzera, con la massima diffusione nell’anno 1630. Il Ducato di Milano, e quindi la sua capitale, fu uno degli Stati più gravemente colpiti. Si stima un numero di morti pari a 280.000. (****) L’epidemia è nota anche come peste manzoniana perché venne ampiamente descritta da Alessandro Manzoni nel romanzo I promessi sposi e nel saggio storico Storia della colonna infame.
(9) La peste di Siviglia, 1649
La più grande crisi sanitaria che ha affrontato la città di Siviglia è stata la peste del 1649. Questa epidemia non solo ha provocato grande fallimento della popolazione, ma ha ucciso almeno 60.000 persone, che rappresentano il 46% della popolazione totale. La peste del 1649 è una delle conseguenze dell’epidemia di peste bubbonica, che ha avuto inizio in Andalusia, che ha fortemente attaccato Valencia nel 1647 e successivamente prorogato di Aragona e Murcia.
(10) La grande peste di Vienna, 1679
Questa epidemia ha attaccato la città austriaca di Vienna e si è svolta nel 1679 nella residenza imperiale della città degli Asburgo austriaci. Secondo gli studi attuali, la descrizione della malattia è la stessa della peste bubbonica. Questa malattia è stata trasportata da roditori e ratti neri. Il numero di vittime della malattia ammonta a 76.000 abitanti.
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(11) Pandemie di colera, dal 1816 al 1966
1816-1826: precedentemente confinata all’India, la malattia si diffuse dal Bengala fino alla Cina e al Mar Caspio con un numero di morti superiori a 100.000 (****);
1829-1851: toccò l’Europa (Londra nel 1832), Canada, e Stati Uniti (costa del Pacifico) con un numero di morti superiori a 100.000 (****);
1852-1860: principalmente diffusa in Russia, fece più di 1.000.000 di morti (*);
1863-1875: diffusa principalmente in Europa e Africa;
1899-1923: ebbe poco effetto sull’Europa grazie anche ai progressi nella salute pubblica; la Russia ne fu di nuovo colpita duramente con un numero di morti superiori a 800.000 (****)
1960-1966: l’epidemia chiamata El Tor colpì l’Indonesia, raggiunse il Bangladesh nel 1963, l’India nel 1964, e l’Unione Sovietica nel 1966.
(12) L’influenza russa (Influenza asiatica), dal 1891 al 1894
L’influenza russa era una pandemia influenzale, che si diffuse dalla Russia tra il 1889 e il 1890, con le recidive dal 1891 al 1894. Circa 1.000.000 di persone (*) persero la vita a causa di questa influenza. Si ritiene che questa pandemia sia stata causata dal virus dell’influenza virus sottotipo H2N2. La pandemia iniziò a San Pietroburgo nel 1889, si diffuse in Europa in soli 4 mesi e raggiunse gli Stati Uniti.
(13) L’influenza spagnola, dal 1918 al 1919
Tra le epidemie più gravi sicuramente c’è la c.d. “Influenza spagnola”. Iniziò nell’agosto del 1918 in tre diversi luoghi: Brest, in Francia; Boston, nel Massachusetts; e Freetown in Sierra Leone. Si trattava di un ceppo di influenza particolarmente violenta e letale. La malattia si diffuse in tutto il mondo, uccidendo 75.000.000 di persone (****). Sparì dopo 18 mesi.
(14) L’influenza asiatica, dal 1957 al 1958
Rilevata per la prima volta in Cina nel febbraio del 1957, raggiunse gli Stati Uniti nel giugno dello stesso anno, facendo complessivamente 2.000.000 morti (****). Il ceppo era lo H2N2.
(15) L’influenza di Hong Kong, dal 1968 al 1969
Il ceppo H3N2, emerso a Hong Kong nel 1968, raggiunse nello stesso anno gli Stati Uniti e fece 1.000.000 vittime (****). Un virus H3N2 è ancora oggi in circolazione.
(16) L’epidemia di HIV/AIDS, dal 1981
Una tra le epidemie più gravi sicuramente è quella dell’HIV/AIDS. Si propagò in maniera esponenziale in tutti i Paesi del mondo. Dal 1996 una terapia farmacologica blocca il decorso della sindrome immunodepressiva (per lo meno in quei Paesi in cui i malati possono accedere ai farmaci), ma non elimina il virus dai corpi degli individui; sebbene la malattia sia oggi cronicizzabile e raramente letale (nel mondo sviluppato), ne continua il contagio, legato a fattori comportamentali. L’AIDS è l’epidemia più diffusa ai giorni nostri. La malattia ha provocato fino ad ora oltre 30.000.000 di morti (****) ed è, per lo più, diffusa nelle nazioni in via di sviluppo e tra gli indigenti di tutto il pianeta.
(17) Influenza aviaria
L’Influenza aviaria (nota anche come peste aviaria, dal latino avis “uccello”) è una malattia infettiva contagiosa altamente diffusiva, dovuta a un virus influenzale di ceppo A (orthomyxovirus), che colpisce diverse specie di uccelli selvatici e domestici. Il virus può trasmettersi agli umani, come è stato definitivamente dimostrato a partire dal 1997.
(18) Sindrome respiratoria acuta grave (SARS), dal 2002
La sindrome respiratoria acuta severa (SARS) è una polmonite atipica. Questa malattia è comparsa per la prima volta nel 2002 a Canton, in Cina, e si è diffusa rapidamente attraverso Hong Kong e il Vietnam.
(19) L’influenza A H1N1 c.d. “Suina”, dal 2009 al 2010
Il suo focolaio iniziale ha avuto origine in Messico, estendendosi poi in soli 2 mesi a quasi 80 Paesi. In Europa e Paesi limitrofi, al 31 agosto 2009 i casi accertati erano 46.016 e le morti accertate 104 (*). Nel resto del mondo i casi di morte accertati furono 2.910 (*). Nel mese di agosto 2010 l’OMS ha dichiarato chiusa la fase pandemica. Attualmente il virus H1N1 si comporta similmente ad altri virus stagionali (cosiddetta fase post-pandemica).
(20) La pandemia di COVID-19, dal 2019
Tra le epidemie più gravi sicuramente dobbiamo inserire anche il cd. “Coronavirus”. Si tratta di una pandemia della malattia respiratoria COVID-19 causata dal coronavirus SARS-CoV-2, proveniente da Wuhan (Cina) e diffusasi rapidamente in tutto il resto del mondo nel 2020. L’11 marzo 2020, è diventata la prima epidemia ad essere dichiarata pandemia dall’OMS dopo la pubblicazione delle linee guida del 2009. Al 18 aprile 2020 i morti stimati ammontavano a 157.000 (***).
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