I 20 Musical più belli di sempre

I Musical più belli – Abbiamo realizzato questo elenco studiando riviste di settore e leggendo decine di critiche musicali alla ricerca dei musical più belli di sempre. Si tratta di titoli famosi e meno conosciuti al grande pubblico, opere recentissime e molto datate ma in ogni caso musical di grandissima qualità e quasi sempre di enorme successo.

I 20 Musical più belli di sempre
I 20 Musical più belli di sempre

Il Musical

Il musical è un genere di rappresentazione teatrale e cinematografica, nato e sviluppatosi negli Stati Uniti d’America tra l’Ottocento e il Novecento. Un suo corrispondente in Italia è la commedia musicale, con cui condivide l’uso di più tecniche espressive e comunicative insieme. L’azione viene portata avanti sulla scena non solo dalla recitazione, ma anche dalla musica, dal canto e dalla danza che fluiscono in modo spontaneo e naturale, senza che risulti pesante o eccessivo.

Anche se non è considerato un vero e proprio musical, da segnalare in questa occasione lo strepitoso capolavoro “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante.

Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante

Ecco a voi la classifica dei venti musical più belli di sempre. Ovviamente si tratta di una graduatoria che si basa su valutazioni soggettive. Testi liberamente tratti da Wikipedia.com. Se avete segnalazioni o suggerimenti potete farlo a info@pescini.com.


(Fuori Elenco)
Colori Sonori


I 20 MUSICAL PIU’ BELLI DI SEMPRE

20° posto

Il fantasma dell’opera (1986/2004)

Il fantasma dell’Opera (Le Fantôme de l’Opéra) è un romanzo scritto da Gaston Leroux. Fu pubblicato per la prima volta come serie su Le Gaulois dal 23 settembre 1909 all’8 gennaio 1910 ed edito in volume alla fine di marzo 1910 da Pierre Lafitte. Il romanzo è in parte ispirato da eventi storici all’Opera di Parigi durante il diciannovesimo secolo e da un racconto apocrifo riguardante l’uso dello scheletro di un ex allievo di balletto nella produzione del 1841 di Der Freischütz di Carl Maria von Weber.

È stato trasposto con successo in vari adattamenti sia cinematografici che teatrali, i più importanti dei quali sono la rappresentazione del film del 1925 con Lon Chaney e il musical del 1986 di Andrew Lloyd Webber. Si ricorda infine la versione cinematografica di tale musical del 2004 di Joel Schumacher.


19° posto

Evita (1978/1996)

Evita è un musical scritto da Tim Rice e Andrew Lloyd Webber, liberamente ispirato alla vita di Evita Perón, moglie del presidente argentino Juan Domingo Perón. Tra le canzoni più famose del musical, Don’t Cry for Me, Argentina (Non piangere per me, Argentina) cantata da Evita, dal balcone della Casa Rosada il giorno della proclamazione dell’elezione a presidente (17 ottobre del 1945) del marito, al suo paese e alla sua gente, Oh What a Circus e High Flying Adored, nelle quali Che racconta con toni caustici la carriera di Eva, e Another Suitcase in Another Hall, originariamente cantata da Barbara Dickson nel disco originale, nelle successive versioni dall’amante di Peron.

Dal musical è stato tratto il film Evita, il cui musical è stato presentato in Italia nel 2017 con protagonista Malika Ayane, non riuscendo ad avere il successo sperato, forse per la scelta poco felice della protagonista.


18° posto

The Blues Brothers (1980)

The Blues Brothers – I fratelli Blues (The Blues Brothers) è un film commedia musicale del 1980 diretto da John Landis e interpretato da John Belushi e Dan Aykroyd.

La pellicola occupa un posto di rilievo nella storia del cinema, grazie al suo cast di musicisti e cantanti, alla trama affine a uno spettacolo musicale a tutti gli effetti e all’interpretazione dei protagonisti. I due interpretano i fratelli Jake “Joliet” Blues (John Belushi) ed Elwood Blues (Dan Aykroyd), personaggi inventati ai tempi delle loro prime collaborazioni al celebre programma televisivo statunitense Saturday Night Live; diventarono in breve tempo famosi in tutto il mondo, inconfondibili negli onnipresenti vestiti neri e occhiali da sole Ray-Ban Wayfarer. Nel film, si prodigano per salvare dalla chiusura l’orfanotrofio dove entrambi erano cresciuti, decidendo di organizzare una riunione del loro gruppo blues e di fare concerti in giro per i locali, per raccogliere così i soldi necessari.


17° posto

Il mago di Oz (1939)

Il mago di Oz (The Wizard of Oz) è un film del 1939 diretto da Victor Fleming, ispirato al romanzo Il meraviglioso mago di Oz del 1900, il primo dei quattordici libri di Oz dello scrittore statunitense L. Frank Baum. Il regista di questo film musicale, Fleming, è rimasto anche noto per Via col vento, uscito nello stesso anno, mentre la protagonista (Dorothy Gale) è Judy Garland, una delle attrici di maggior successo dell’epoca. Il mago di Oz ricevette numerosi riconoscimenti ed è considerato un classico della storia del cinema.

La popolare canzone Over the Rainbow (musica di Harold Arlen, parole di E.Y. Harburg e interpretata dalla protagonista Judy Garland) è stata successivamente reinterpretata da molti artisti e usata in diversi ambiti.

Il mago di Oz è da sempre riconosciuto come un film di pregevole fattura, raramente ci sono stati critici che si sono espressi contro di esso. Il dibattito è principalmente legato alla diatriba tra chi lo considera un capolavoro e chi lo considera “solamente” un bel film. Pino Farinotti appartiene alla prima categoria visto che nel suo Dizionario dei film assegna al film 5 stelle, il massimo voto possibile. Morando Morandini al contrario appartiene alla seconda categoria, assegnando nella sua prestigiosa guida cinematografica un onorevole ma non eccezionale giudizio di 3,5 stelle su un massimo di 5.


16° posto

Moulin Rouge! (2001)

Moulin Rouge! è un film del 2001 diretto da Baz Luhrmann. Il soggetto è ispirato all’opera La traviata di Giuseppe Verdi. La pellicola è considerata un musical atipico perché i brani cantati non sono opere originali, ma rivisitazioni di alcuni dei brani storici della musica pop interpretati dal cast; in particolare i due attori protagonisti Nicole Kidman e Ewan McGregor stupirono il pubblico con le loro doti canore non essendo dei cantanti professionisti.

Nella storia sono presenti personaggi sia di fantasia sia realmente esistiti: fra questi vi è il pittore Henri de Toulouse-Lautrec (interpretato da John Leguizamo), uno dei massimi esponenti dello spirito bohémien, racchiudibile nelle quattro parole chiave del lungometraggio Libertà – Bellezza – Verità – Amore, ed il musicista Erik Satie (Matthew Whittet), che stando alle cronache dell’epoca era ancor più eccentrico e stralunato di come mostrato nel film. Moulin Rouge! è noto per mescolare la spettacolarità scenica ad un certo surrealismo, in linea con lo spirito della Parigi dell’epoca; dal punto di vista visivo, predominano i colori caldi, il rosso su tutti, alternati a toni cupi e freddi nelle scene drammatiche di maggior tensione.

La sua uscita è stata considerata la “rinascita” del musical, un genere cinematografico che per molti anni era stato disertato dal cinema live action e tenuto in vita solo dai classici Disney d’animazione e il film è stato vincitore di due premi Oscar nel 2002, per la migliore scenografia e i migliori costumi, vincendo due statuette sulle otto nomination avute.


15° posto

Hair (1967)

Hair (Hair: The American Tribal Love-Rock Musical) è un musical rock scritto da James Rado e Gerome Ragni (testi) e Galt MacDermot (musica). Rappresenta uno dei prodotti più importanti della controcultura hippie degli anni sessanta ed ebbe un notevole successo.

Hair è un film drammatico musicale statunitense del 1979, diretto da Miloš Forman, basato sull’omonimo musical di Broadway, scritto e diretto dagli sceneggiatori e compositori Gerome Ragni e James Rado. Pur ispirandosi al musical teatrale, il film si differenzia profondamente dal lavoro rappresentato a Broadway, non solo nella trama ma anche nella sequenza dei brani musicali. Fu presentato fuori concorso al 32º Festival di Cannes.


14° posto

Cats (1981)

Cats è un musical in due atti del 1981 composto da Andrew Lloyd Webber su testi di Thomas Stearns Eliot (con aggiunte di Trevor Nunn e Richard Stilgoe). È uno dei più famosi musical nel mondo ed uno tra i più grandi successi di tutti i tempi per longevità, spettatori e incassi totali.

Il musical si basa sul libro di Thomas Stearns Eliot Il libro dei gatti tuttofare (Old Possum’s Book of Practical Cats, 1939; tradotto in italiano nel 1963), raccolta di poesie aventi gatti come protagonisti. Le poesie erano in realtà inizialmente lettere che il poeta scriveva ai suoi nipotini e che vennero poi successivamente pubblicate. Lloyd Webber ha musicato tutte le poesie della raccolta per costruire la storia del musical, oltre a materiale inedito fornitogli dalla vedova di Eliot. Memory, la canzone più famosa del musical, è stata scritta da Trevor Nunn ispiratosi alla poesia di Eliot Rapsodia su una notte di vento.


13° posto

Chicago (1975/2002)

Chicago è un musical americano del 1975 diretto da Bob Fosse, con musiche di John Kander e testi di Fred Ebb (gli stessi autori di Cabaret e New York, New York), ebbe come sue prime interpreti Gwen Verdon (per un certo periodo sostituita da Liza Minnelli) e Chita Rivera.

Lo spettacolo ebbe solo un modesto successo. Il revival degli anni ’90 invece divenne uno degli spettacoli di maggior successo di Broadway ed è il musical americano dal più alto numero di repliche che sia mai stato rappresentato sia a Londra che a Broadway.

Nel decennio scorso due italiani hanno interpretato ruoli principali nell’edizione di Londra: Ernesto Tomasini (nei panni di Mary Sunshine) e Luca Barbareschi (Billy Flynn). Nel 2002 il regista Rob Marshall ne ha tratto un film (Chicago) che vinse 6 premi Oscar, fra cui quello per il miglior film.


12° posto

My Fair Lady (1956/1964)

My Fair Lady è un musical di Frederick Loewe su libretto di Alan Jay Lerner, tratto dall’opera teatrale di George Bernard Shaw Pigmalione (1913). Così come la pièce di Shaw, il musical racconta della rozza fioraia cockney Eliza Doolittle che prende lezioni dal fonetista Henry Higgins per poter diventare una vera signora e aprire un negozio. Il progetto è il risultato di una scommessa tra il professor Higgins ed il colonnello Pickering, fatta dopo che il professore ha affermato di poter trasformare una qualunque popolana in una lady con pochi mesi di lezioni. Ma, inaspettatamente, Higgins comincia a provare dei sentimenti per la povera fioraia.

Il musical, diretto da Moss Hart, con costumi di Cecil Beaton e scene di Oliver Messel, debuttò a Broadway nel 1956 e fu un grande successo di critica e pubblico: My Fair Lady rimase in scena per 2717 repliche, diventando così il musical più longevo dell’epoca, e vinse sei Tony Award, tra cui miglior musical. Il musical si rivelò uno straordinario successo anche a Londra, dove rimase in scena per 2281 repliche al Theatre Royal Drury Lane. In entrambe le produzioni i ruoli dei due protagonisti furono interpretati da Rex Harrison e una giovane Julie Andrews.

Harrison tornò a recitare anche nell’adattamento cinematografico Premio Oscar di George Cukor del 1964, con Audrey Hepburn (doppiata nel canto da Marni Nixon) nel ruolo di Eliza. Il musical fu successivamente riproposto sulle scene londinesi e newyorchesi in numerosi revival e si guadagnò l’appellativo di “musical perfetto“.


11° posto

La La Land (2016)

La La Land è un film del 2016 scritto e diretto da Damien Chazelle. Il film racconta la storia d’amore tra un musicista jazz e un’aspirante attrice, interpretati rispettivamente da Ryan Gosling ed Emma Stone, realizzato come un musical contemporaneo che omaggia i classici film musicali prodotti a cavallo fra gli anni ’50 e ’60. Il titolo del film è sia un riferimento alla città di Los Angeles sia al significato di essere nel “mondo dei sogni” o “fuori dalla realtà”. Chazelle ha scritto la sceneggiatura nel 2010, ma non ha trovato uno studio disposto a finanziare il progetto. Solo dopo il successo del suo Whiplash del 2014, il progetto ha ottenuto l’interesse delle case di produzione.

Il film ha ricevuto una acclamazione universale da parte della critica, che ha lodato la regia di Damien Chazelle, l’interpretazione della Stone e la colonna sonora del film, ricevendo il massimo dei voti da molti critici e risultando uno dei film più apprezzati fin dalla sua uscita nelle sale.

È stato il film di apertura della 73ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, dove Stone ha vinto la Coppa Volpi per la Migliore Interpretazione Femminile. Ha ricevuto 14 candidature ai Premi Oscar 2017, eguagliando il record di film come Eva contro Eva e Titanic, aggiudicandosi infine 6 statuette. Si è aggiudicato sette Golden Globe, su sette candidature, il Premio del Pubblico al Toronto International Film Festival e molti altri numerosi riconoscimenti internazionali, diventando uno dei film più premiati e apprezzati del 2016.


(Fuori Elenco)
Sprofondando nel blu

L’elenco dei 20 Musical più belli di tutti i tempi prosegue a


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