La Madonna – I 33 Dipinti più belli di tutti i tempi

Le più belle Madonne di sempre. La Vergine Madre, l’Assunta, l’Assunzione, Santa Maria, Madre di Dio nelle più belle rappresentazioni pittoriche di sempre. I quadri, i dipinti, le opere più suggestive dell’arte sacra di ogni epoca della Madonna di Gesù.

Nella difficile selezione (qui presentata in stretto ordine cronologico) abbiamo cercato di coprire tutto il periodo storico che va dal 1100 ai giorni nostri inserendo al massimo solo un opera per artista anche se ciò non rende il giusto merito ad alcuni pittori (Raffaello e Leonardo in primis). Abbiamo poi per completezza inserito anche alcuni affreschi. Testi liberamente tratti da wikipedia.com

Se avete segnalazioni o integrazioni da proporre (sopratutto per periodi storici non sufficientemente rappresentati in questa galleria virtuale) vi prego di scrivere a lorenzo@pescini.com

Testi estratti liberamente da wikipedia. Selezione curata dal Prof. Angelo Pompeo Valiardi.


Le più belle Madonne

Madonna della tenerezza (1100 circa)

1100 - Madonna della tenerezza (Vladimirskaya) - Galleria Tret'jakov - Mosca  Le più belle Madonne

La Theotokos di Vladimir (greco: Θεοτόκος του Βλαντιμίρ), nota anche come Madre di Dio della tenerezza, Madonna di Vladimir o Vergine di Vladimir è una delle icone ortodosse più venerate e famose al mondo ed è un tipico esempio di iconografia bizantina della tipologia eleusa. La Theotokos (termine greco che significa “Madre di Dio”) è considerata la protettrice della Russia. L’icona è conservata nella Galleria Tret’jakov di Mosca. La Chiesa Ortodossa la festeggia il 3 giugno ed il 26 agosto.


Madonna nera (1300 circa)

1300 - Madonna nera - Czestochowska

Tra le più belle Madonne di sempre troviamo la Vergine Nera di Częstochowa che è una rappresentazione della Vergine Maria. Nota anche come Madonna nera) è un’icona di tradizione medioevale bizantina della Madonna col Bambino. La leggenda vuole che sia stata dipinta da san Luca che, essendo contemporaneo alla Madonna ne abbia dipinto il vero volto. Nel 1382 l’icona venne portata al Santuario di Częstochowa a Jasna Góra dal principe Ladislao di Opole. Nel 1430, durante le guerre degli Ussiti, l’icona venne profanata a colpi d’ascia, tanto che ancora oggi ne sono visibili gli sfregi. La madonna nera nel XVII sec. per i polacchi rappresentava la resistenza dei polacchi alle dominazioni straniere.


Maestà di Ognissanti – Giotto (1310 circa)

1306 - Madonna in trono - Giotto - Uffizi - Firenze Le più belle Madonne

La Maestà di Ognissanti è un dipinto a tempera e oro su tavola (325×204 cm) di Giotto, databile al 1310 circa e conservato agli Uffizi di Firenze, dove è scenograficamente collocato a poca distanza da analoghe pale di Cimabue (Madonna di Santa Trinita) e Duccio di Buoninsegna (Madonna Rucellai). Anticamente si trovava nella chiesa di Ognissanti a Firenze, da cui il nome.


Maestà del Palazzo Pubblico di Siena – Simone Martini (1315)

maestà martini

La Maestà del Palazzo Pubblico di Siena è un affresco (970×763 cm) firmato da Simone Martini, che occupa tutta la parete nord della Sala del Mappamondo (detta anche Sala del Consiglio) del Palazzo Pubblico di Siena. L’affresco è datato 1315 ed è considerato una delle principali opere dell’artista, nonché una delle opere più importanti dell’arte trecentesca italiana.


Madonna dei battuti – Vitale da Bologna (1355 circa)

1340 - Madonna dei Battuti - Vitale da Bologna Le più belle Madonne

Vitale da Bologna, anche noto come Vitale di Aimo de’ Cavalli o Vitale degli Equi (notizie dal 1330 – al 1359), è stato un pittore italiano. La Madonna col Bambino e confratelli (Madonna dei Battuti) si trova nella Pinacoteca vaticana in Città del Vaticano.


Madonna dell’Umiltà – Gentile da Fabriano (1420 circa)

1420 - Madonna dell'Umità - Gentile da fabriano - Museo San Matteo - Pisa

La Madonna dell’Umiltà è un dipinto tempera su tavola (56×41 cm) di Gentile da Fabriano, databile al 1420-1423 circa e conservata nel Museo nazionale di San Matteo a Pisa. L’opera proviene dalla pisana Pia Casa della Misericordia, dove venne prelevata nel XIX secolo per essere musealizzata. Non sono chiare le circostanze della commissione della tavoletta, che per le sue dimensioni doveva essere destinata alla devozione privata. Forse potrebbe essere stata richiesta da Alemanno Adimari, cardinale di origine fiorentina e arcivescovo di Pisa, che si fece decorare il sepolcro nella chiesa romana di Santa Maria Nova proprio da Gentile in quegli anni (opera perduta citata da Vasari).


Madonna di Lucca – Jan van Eyck (1433 circa)

1433 - Madonna di Lucca - Jan van Eyck - Städelsches Kunstinstitut - Francoforte

Tra le più belle Madonne di sempre troviamo la Madonna di Lucca che è un dipinto olio su tavola (49,5×65,5 cm) di Jan van Eyck, databile al 1433-1436 circa e conservato presso lo Städelsches Kunstinstitut di Francoforte sul Meno. L’opera è chiamata convenzionalmente Madonna di Lucca poiché fece parte della collezione di Carlo Ludovico di Borbone, duca di Parma e Lucca all’inizio del XIX secolo. Viene generalmente interpretato come uno degli ultimi lavori di van Eyck prima della prematura scomparsa.


Annunciazione del corridoio nord – Beato Angelico (1440 circa)

xxx Annunciazione - Beato Angelico - Museo San Marco - Firenze

L’Annunciazione del corridoio Nord è un affresco di Beato Angelico nel convento di San Marco, situato al primo piano, proprio davanti alle scale. L’opera, che misura 230×321 cm, è di datazione incerta, che oscilla tra gli anni 1440 e il periodo dopo il ritorno dal soggiorno romano, dopo il 1450. Si tratta una delle opere più famose del maestro ed uno dei migliori esiti in assoluto su questo soggetto.


Madonna (Dittico di Melun) – Jean Fouquet (1450 circa)

Il Dittico di Melun è un dipinto su tavola attribuito a Jean Fouquet, databile al 1450-1455 circa e oggi smembrato. Lo scomparto sinistro, con Etienne Chevalier presentato da santo Stefano (93×85 cm) si trova nella Gemäldegalerie di Berlino, mentre lo scomparto destro con la Madonna del latte in trono col Bambino (91,8×83,3 cm) si trova al Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa. Ne faceva parte anche un medaglione a smalto con l’Autoritratto di Jean Fouquet (diametro 6 cm), oggi al Louvre.


Lippina – Filippo Lippi (1465 circa)

1465 - Lippina - Filippo Lippi - Uffizi - Firenze

Tra le più belle Madonne di sempre troviamo la Madonna col Bambino e angeli detta Lippina che è un’opera tempera su tavola (92×63,5 cm) di Filippo Lippi, databile al 1465 circa e conservata agli Uffizi di Firenze. Sul verso riporta lo schizzo a pennello di un busto femminile. Si tratta probabilmente del più noto dipinto di Fra Filippo, molto ammirato e punto di riferimento per tutte le Madonne col bambino successive, soprattutto quelle di Sandro Botticelli. Il dipinto è importante anche perché è considerato una delle rare opere interamente autografe del maestro, senza interventi della bottega.


Pala Brera – Montefeltro – Piero della Francesca (1472 circa)

1472 - Pala Montefeltro - Piero della Francesca - Brera - Milano

La Pala di Brera, o Pala Montefeltro (Sacra Conversazione con la Madonna col Bambino, sei santi, quattro angeli e il donatore Federico da Montefeltro), è un’opera di Piero della Francesca, tempera e olio su tavola (248×170 cm), databile al 1472 circa e conservata nella Pinacoteca di Brera a Milano, che le dà il nome. Alcune parti della pala (in particolare le mani del duca) sono da attribuire ad un intervento di completamento o modifica da parte di Pedro Berruguete, pittore di corte, databile a dopo il 1474 circa.


Annunciata di Palermo – Antonello da Messina (1476 circa)

1477 - Annunciata - Antonello da Messina - Galleria Nazionale - Palermo

L’Annunciata di Palermo è un dipinto a olio su tavola (45×34,5 cm) di Antonello da Messina, realizzato intorno al 1476 e conservato a palazzo Abatellis a Palermo. L’opera rappresenta uno dei traguardi fondamentali della pittura rinascimentale italiana. La purezza formale, lo sguardo magnetico e la mano sospesa in una dimensione astratta ne fanno un capolavoro assoluto.


Madonna del Magnificat – Sandro Botticelli (1481)

1483 - Madonna del Magnificat - Sandro Botticelli - Uffizi - Firenze

Tra le più belle Madonne di sempre troviamo la Madonna del Magnificat (Madonna con il Bambino e cinque angeli) che è un dipinto a tempera su tavola (diametro 118 cm) di Sandro Botticelli, databile al 1481 e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. I colori preziosi e brillanti, la linea di contorno nitida e chiara, l’eleganza lineare, il disegno impeccabile caratterizzano la tavola e sono tutte caratteristiche mutuate dall’esempio di Filippo Lippi, primo maestro di Botticelli. Dal Lippi deriva anche l’ideale della malinconica e perfetta bellezza della Vergine, come nella celebre Lippina, anche se Botticelli conferì alla sua Madonna un tono più aristocratico e irraggiungibile.


Vergine delle rocce – Leonardo da Vinci (1486 circa)

1483 - Madonna delle rocce - Leonardo Da Vinci - Louvre - Parigi

La prima versione della Vergine delle Rocce è un dipinto a olio su tavola trasportato su tela (199×122 cm) di Leonardo da Vinci, databile al 1483-1486 e conservato nel Musée du Louvre di Parigi. La caverna rappresenta l’utero materno, il luogo della rinascita ed il passaggio nell’Aldilà. La roccia è strettamente in relazione con la missione di Cristo sulla terra, sorgente e bevanda purificatrice dell’anima. La Vergine è ritratta nella sua funzione protettrice di madre e nutrice. L’angelo indica Giovanni Battista, messaggero della Redenzione, che si compirà attraverso il Battesimo e il sacrificio di Cristo. Il dito rivolto verso l’alto indica la dimensione superiore ed ultraterrena, alla quale Gesù è predestinato.


Tondo Doni – Michelangelo Buonarroti (1504)

1504 - Tondo Doni - Michelangelo - Uffizi - Firenze

Il Tondo Doni è un dipinto a tempera su tavola (diametro 120 cm) di Michelangelo Buonarroti, databile al 1503-1504 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Conservato nella cornice originale, probabilmente disegnata dallo stesso Michelangelo, è l’unica opera su supporto mobile, certa e compiuta, dell’artista[1]. Il dipinto è anche di fondamentale importanza nella storia dell’arte, poiché pone le basi per quello che sarà il manierismo: sicuramente è uno dei dipinti più emblematici ed importanti del Cinquecento italiano.


Madonna del Lucherino – Albrecht Dürer (1506)

1506 - Madonna del lucherino - Albrecht Durer - Gemaldegalerie - Berlino

La Madonna del Lucherino è un dipinto a olio su tavola di pioppo (91×76 cm) di Albrecht Dürer, firmato e datato 1506, e conservato nella Gemäldegalerie a Berlino. L’opera contiene il monogramma di Dürer e l’iscrizione “Albertus Durer Germanus faciebat post Virginis partum 1506”, cioè fatto nell’anno del Signore 1506, sul foglietto appoggiato in primo piano.


Madonna del Roseto – Bernardino Luini (1510)

1510 - Madonna del roseto - Bernardino Luini - Pinacoteca di Brera - Milano Le più belle Madonne

Tra le più belle Madonne di sempre troviamo la Madonna del Roseto che è un dipinto a olio su tavola (70×63 cm) di Bernardino Luini, databile al 1510 circa e conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. Capolavoro della fase giovanile dell’artista, venne acquistato dalla galleria nel 1826, dalla collezione di Giuseppe Bianchi. Tradizionalmente viene riferita come proveniente dalla Certosa di Pavia, ma non vi è alcuna documentazione al riguardo.


Madonna Sistina (1513)

La Madonna Sistina è un dipinto a olio su tela (265×196 cm) di Raffaello, databile al 1513-1514 circa e conservato nella Gemäldegalerie di Dresda. Vasari testimonia come l’opera fosse stata dipinta per il convento di San Sisto a Piacenza, come conferma la presenza di due santi ivi particolarmente venerati. Il taglio moderno è sottolineato dalla veste semplice, priva di ornamenti, di Maria, che incede scalza, ma circondata dalla luce. L’umanizzazione della divinità è riscattata dalla bellezza sovrannaturale di rara perfezione e dai sentimenti adulatori che circondano la sua apparizione.


Madonna della Seggiola – Raffaello Sanzio (1514 circa)

1513 - Madonna della seggiola - Raffaello - Galleria Palatina - Firenze

La Madonna della Seggiola è un dipinto a olio su tavola (diametro 71 cm) di Raffaello Sanzio, databile al 1513-1514 circa e conservato nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze. Estremamente curati sono i dettagli, che ne fanno un’opera di grande ricercatezza formale. Dal brillare delle frange dorate sullo schienale della sedia, ai ricami sullo scialle della Vergine, fino allo studiato accostamento di colori caldi e freddi (blu, verde, rosso, giallo), che fanno dell’opera “indubbiamente uno dei maggiori capolavori dell’arte rinascimentale”


.Assunta – Tiziano (1518 circa)

1516 - L'Assunta - Tiziano - S. Maria Gloriusa dei Frari - Venezia

L’Assunta è un dipinto a olio su tavola di Tiziano, databile al 1516-1518 e conservato nella basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, dove decora, oggi come allora, l’altare centrale. Indiscutibile e straordinario capolavoro dell’artista, fu un’opera così innovativa da lasciare attoniti i contemporanei, consacrando definitivamente Tiziano, allora poco più che trentenne, nell’Olimpo dei grandi maestri del Rinascimento. L’artista si cimentò nello stesso soggetto nel 1535 dipingendo l’Assunzione della Vergine per il Duomo di Verona, dove si nota un mutato linguaggio pittorico.


Sacra famiglia con san Giovannino – Pontormo (1523 circa)

1522 - Sacra Famiglia con San Giovannino - Jacopo Pontormo - Ermitage - San Pietroburgo

La Sacra Famiglia con san Giovannino è un dipinto a olio su tavola (120×99 cm) di Pontormo, databile al 1522-1523 circa e conservato nel Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo. La scena mostra una rottura rispetto ai principi del Rinascimento per le contraddizioni interne: il Bambino e il volto della Madonna, ad esempio, sono costruiti in modo da farne risaltare il volume, ma il panneggio ha un disegno delle pieghe piatto, quasi inconsistente. Molto intenso è il contrasto tra i colori complementari del verde e del rosso nella veste di Maria, il primo in una tonalità petrolio, il secondo di un’intensità quasi satura.


Madonna di San Girolamo o Il giorno – Correggio (1528 circa)

1523 - Madonna di San Gerolamo (part.) - Correggio - Galleria Nazionale - Parma

La Madonna di San Girolamo o Il Giorno (in contrapposizione alla Notte conservata a Dresda) è un dipinto a pittura a olio su tavola (205×141 cm) di Correggio, databile al 1528 circa e conservato nella Galleria Nazionale di Parma. La fama dell’opera fu veramente eccezionale, a cominciare da Vasari che ne ammirò “il mirabile colorito” e il sorriso dell’angelo che porge la Bibbia capace, a suo dire, di rallegrare anche il più malinconico degli osservatori. Anche gli artisti ne rimasero affascinati e il pittore cretese El Greco si incantò davanti alla figura della Maddalena esclamando che per lui era “l’unica figura della Pittura!”.


Annunciazione di Recanati – Lorenzo Lotto (1534)

1527 - Annunciazione - Lorenzo Lotto - Pinacoteca - Recanati Le più belle Madonne

La Annunciazione di Recanati è un dipinto a olio su tela (166×114 cm) di Lorenzo Lotto, databile al 1534 circa e conservato nel Museo civico Villa Colloredo Mels a Recanati. È firmato “L. Lotus” ed è una delle opere più famose dell’artista. Scrisse Argan: «la Vergine di Tiziano è una regina in preghiera che si volge nobilmente a ricevere nel suo palazzo il messaggero divino. La Vergine del Lotto è una brava ragazza; il messaggio la coglie di sorpresa mentre prega nella sua stanza; non osa neppure volgere il capo; il suo gesto, quasi di difesa, è quello di chi si sente colpito alle spalle da un richiamo improvviso».


L’annunciazione – El Greco (1600 circa)

1597 - Annunciazione - El Greco - Museo del Prado - Madrid

“L’Annunciazione” è un dipinto autografo di El Greco, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1597-1600, misura 114 x 67 cm. ed è custodito nella collezione Thyssen a Lugano. L’opera in esame è una riproduzione autografa di uno dei tre dipinti originali realizzati per il “Colegio del de Doña Maria de Aragõn a Madrid” (l’ “Adorazione dei pastori”, l’ “Annunciazione” e il “Battesimo di Cristo”). È firmata con la scritta “doménikos theotokópoulos epoiei”


Madonna della Vallicella – Pieter Paul Rubens (1608 circa)

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La Madonna della Vallicella è un dipinto a olio su tavola di ardesia (425×250 cm) realizzato tra il 1606 ed il 1608 dal pittore Pieter Paul Rubens. È la seconda commissione pubblica cui attese Rubens a Roma, che alcuni anni prima aveva realizzato un ciclo pittorico (non più in loco e in parte perduto) per la basilica di Santa Croce in Gerusalemme. La Madonna della Vallicella è pala dell’altare maggiore della chiesa di Santa Maria in Vallicella, detta anche chiesa Nuova, a Roma ed ospita al suo interno un’antica immagine miracolosa (la Madonna vallicelliana, un’icona ad affresco del tipo della Nicopeia o Kyriotissa).


Annunciazione – Caravaggio (1609 circa)

1609 - Annunciazione - Caravaggio - Musée des Beaux-Arts - Nancy

Tra le più belle Madonne di sempre troviamo l’Annunciazione che è un dipinto di Caravaggio realizzato nella fase tarda dell’attività dell’artista, forse in Sicilia o durante il secondo soggiorno napoletano, probabilmente commissionata dal duca di Lorena, in olio su tela (285×205 cm) nel 1609 circa. È conservato nel Musée des Beaux-Arts di Nancy (Francia). In questa opera il Caravaggio propone il tema classico dell’Annunciazione in una prospettiva nuova, e per certi versi rivoluzionaria: l’angelo infatti, nella iconografia classica, è raffigurato di fronte a Maria, in piedi o in ginocchio, comunque leggermente inchinato verso la donna; Caravaggio invece mostra l’angelo mentre è ancora in volo e volge le spalle a chi guarda; questa prospettiva dall’alto, in cui si trova pure lo spettatore, porta inoltre la figura dell’angelo ad essere più grande di quella di Maria; infine è Maria ad essere inchinata di fronte al messaggero di Dio, e non viceversa.


Annunciazione – Orazio Gentileschi (1623)

1623 - Annunciazione - Orazio Gentileschi - Galleria Sabauda - Torino

L’Annunciazione di Torino è l’opera di carattere sacro di più alto valore artistico nella produzione di Orazio Gentileschi, ma anche uno dei capolavori della pittura del XVII secolo.
E’ stata dipinta dall’artista pisano nel 1623, durante il suo soggiorno a Genova. Fu inviata al duca Carlo Emanuele di Savoia per la cappella della sua residenza a Torino.
Per l’originalità della composizione e l’apparente arcaismo, quest’opera straordinaria non è stata sempre compresa ed ha suscitato anche critiche negative. L’opera si trova alla Galleria Sabauda, Torino.


Vergine Maria – il Sassoferrato (1650 circa)

1650 - Vergine Madre - Sassoferrato - National Gallery - Londra

Giovanni Battista Salvi detto “il Sassoferrato” (Sassoferrato, 25 agosto 1609 – Roma, 8 agosto 1685) è stato un pittore italiano, esponente dello stile barocco. È spesso ricordato semplicemente col nome del suo paese di nascita, Sassoferrato. La Vergine Maria (1640-1650) si trova nella National Gallery a Londra.


Madonna con bambino – Murillo (1678 circa)

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Bartolomé Esteban Pérez Murillo (Siviglia, 1º gennaio 1618 – Cadice, 3 aprile 1682) è stato un pittore spagnolo. È una delle figure più importanti della pittura barocca spagnola. L’Immacolata Concezione (detta de los Venerables o Immacolata Soult) è un dipinto di Bartolomé Esteban Murillo realizzato a olio su tela 274 × 190 cm. È conservata al Museo del Prado di Madrid. È noto anche come Immacolata Soult, dal nome del maresciallo francese Nicolas Jean-de-Dieu Soult che la requisì durante le guerre napoleoniche e la portò a Parigi: i suoi eredi nel 1852 lo cedettero allo Stato francese (che l’acquistò per 615.300 franchi d’oro, la cifra più alta pagata fino ad allora per un quadro). Collocata al museo del Louvre, nel 1941 la tela venne scambiata con il ritratto di Ritratto di Maria Anna d’Austria di Diego Velázquez e venne ceduta alla Spagna.


Madonna con bambino – Pompeo Girolamo Batoni (1742 circa)

1742 - Madonna col bambino - Pompeo Batoni - Galleria Borghese - Roma

Pompeo Girolamo Batoni (Lucca, 25 gennaio 1708 – Roma, 4 febbraio 1787) è stato un pittore italiano. La Madonna con bambino (1742 circa) è un olio su tela che si trova a Galleria Borghese a Roma.


Madonna del cardellino – Guambattista Tiepolo (1760)

1760 - Madonna del cardellino - Giambattista Tiepolo - National Gallery of Art - Washington

Tra le più belle Madonne di sempre troviamo la Madonna del Cardellino di Giambattista Tiepolo (o Giovanni Battista o Zuan Batista; Venezia, 5 marzo 1696 – Madrid, 27 marzo 1770). Tiepolo è stato un pittore e incisore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. È uno dei maggiori pittori del Settecento veneziano. La Madonna del cardellino del 1760 (240 × 120 cm) si trova alla National Gallery of Art di Washington.


Madonna – Edvard Munch (1895 circa)

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Madonna è una famosa opera dell’espressionista norvegese Edvard Munch, il quale ne dipinse cinque versioni tra il 1894 e 1895, in olio su tela. Una di queste ha dimensioni di 91×70.5 cm. Una delle versioni appartiene al Museo Munch di Oslo, mentre un’altra ad un privato, Nelson Blitz.


Madonna del riposo – Roberto Ferruzzi (1897)

1897 - Madonna del riposo - Roberto Ferruzzi

La Madonnina, nota anche come La Madonna del Riposo o La Madonna delle Vie, è un dipinto su tavola di Roberto Ferruzzi del 1897. Con questo dipinto, Ferruzzi vinse la seconda Biennale di Venezia. Probabilmente i modelli per questo quadro furono ragazza Angelina Cian, di 11 anni, e il suo fratellino. All’inizio l’opera non aveva connotati religiosi, ed era solo una rappresentazione della maternità: dato il grande successo guadagnato alla Biennale di Venezia, il quadro fu rinominato a tema religioso, e divenne il più conosciuto di Ferruzzi. John George Alexander Leishman, mecenate e diplomatico in Francia, comprò il quadro ma non i diritti d’autore. È possibile quindi che l’immagine abbia subìto diverse modifiche e correzioni nel corso dei decenni e che forse sia arrivata in una collezione privata in Pennsylvania negli anni cinquanta, ma l’attuale collocazione è sconosciuta. Una seconda possibilità è che sia andata perduta durante una traversata dell’Atlantico dall’Europa agli Stati Uniti, versione fornita da un discendente di Ferruzzi. È venuta in circolazione, recentemente, una versione ad olio che si ritiene molto vicina all’originale.


Vergine dei gigli – William-Adolphe Bouguereau (1899)

1899 - Madonna dei lillà - William Bouguereau

William-Adolphe Bouguereau (La Rochelle, 30 novembre 1825 – La Rochelle, 19 agosto 1905) è stato un pittore e docente francese. Appartenente alla corrente dell’accademismo. La Vergine dei gigli (La Vierge au lys) è un quadro del 1899.


Madonna del villaggio – Marc Chagall (1938)

1938 - Madonna - Chagall

Marc Chagall (Vitebsk, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985) è stato un pittore bielorusso naturalizzato francese, d’origine ebraica chassidica. La Madonna del villaggio del è un quadro (102.5 x 98 cm) del 1938 e si trova nella Thyssen-Bornemisza Collection, Lugano-Castagnola, Madrid.


Madonna di Port Lligat – Salvator Dalì (1949)

1949 - Madonna Port Lligat - Salvator Dalì - Museo Haggerty of Art di Milwaukee - Wisconsin

Una delle opere più rappresentative del pittore Salvador Dalí è la “Madonna di Port Lligat” del 1949. L’opera è stata realizzata da Dalì in una prima versione nel 1949. Un anno dopo, tuttavia, l’artista ne realizza una omonima. Il primo dipinto viene realizzato nella misura di 49 x 37,5 cm.

Oggi si trova esposto al Museo Haggerty of Art di Milwaukee, Wisconsin – Stati Uniti d’America.



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