Tutti i Presidenti della Repubblica Italiana

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Italia. Ecco l’elenco aggiornato di tutti i Presidenti della Repubblica Italiana che si sono susseguiti in questi decenni. Per ognuno proponiamo informazioni, notizie e curiosità e video, alcuni tratti da archivi storici e dalla Settimana Incom,  dei loro discorsi di fine anno, del loro insediamento o di altri momenti da ricordare.

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I Presidenti della Repubblica Italiana

6° GIOVANNI LEONE

dal 29 dicembre 1971 al 15 giugno 1978

06 - Giovanni Leone -i presidenti della repubblica italiana

Nato il 3 novembre 1908 a Napoli e scomparso nel 2001, è stato un politico italiano e sesto Presidente della Repubblica Italiana dal 1971 al 1978. Appartenente alla Democrazia Cristiana, Leone ha avuto una carriera politica significativa. È stato Ministro della Giustizia e successivamente ha ricoperto incarichi di prestigio come presidente della Camera dei deputati e presidente del Senato. Tuttavia, la sua presidenza è stata segnata da controversie legate allo scandalo Lockheed, che ha portato alle sue dimissioni nel 1978. Dopo la politica, Leone ha insegnato diritto costituzionale. La sua figura è contraddistinta da una carriera politica lunga e variegata, ma anche da un periodo difficile durante la presidenza.

Curiosità: Napoletano superstizioso, Leone fu immortalato dai fotografi mentre atteggiava le dita nel gesto delle corna, sia il 7 settembre 1973, durante la visita presidenziale all’ospedale di Napoli dove erano ricoverati i contagiati dell’epidemia di colera che, successivamente, in modo più ostentato, il 18 ottobre 1975, mentre reagiva con tale gesto alle contestazioni degli studenti dell’Università di Pisa che lo avevano accolto insultandolo.


5° GIUSEPPE SARAGAT

dal 29 dicembre 1964 al 29 dicembre 1971

Giuseppe Saragat, i presidenti della repubblica italiana

Nato il 19 settembre 1898 a Torino e scomparso nel 1988, è stato un politico italiano e quarto Presidente della Repubblica Italiana dal 1964 al 1971. Membro della Democrazia Cristiana, ha giocato un ruolo cruciale nella vita politica italiana. Durante la Resistenza, ha partecipato attivamente contro il regime fascista. Saragat è stato Ministro degli Esteri e ha contribuito alla fondazione del Movimento Europeo. La sua presidenza è stata caratterizzata da una politica estera equilibrata e dall’impegno per le riforme sociali. La sua figura è associata al periodo di crescita economica dell’Italia negli anni ’60 e alla sua attiva partecipazione alla costruzione dell’Europa unita.

Curiosità: Saragat era un buongustaio; amava la buona tavola e, soprattutto, i vini piemontesi, tanto da essere stato soprannominato “Barbera” da Indro Montanelli. Da buon conoscitore, però, riteneva che: “Il barolo è il vino dei re, ma il barbaresco è il re dei vini”.


4° ANTONIO SEGNI

dall’11 maggio 1962 al 6 dicembre 1964

04 - Antonio Segni

Nato il 2 febbraio 1891 a Sassari e scomparso nel 1972, è stato un politico italiano e terzo Presidente della Repubblica Italiana dal 1962 al 1964. Membro della Democrazia Cristiana, ha svolto ruoli di rilievo nella politica italiana. Prima della presidenza, Segni è stato Ministro della Difesa, degli Esteri e dell’Agricoltura. È stato anche Primo Ministro in due occasioni. La sua presidenza è stata segnata da questioni cruciali come la crisi politica e la revisione costituzionale. Segni è noto per la sua figura istituzionale, ma la sua carriera è stata interrotta da un attentato nel 1955 che lo ha costretto a ritirarsi temporaneamente dalla vita pubblica.

Curiosità: Durante una missione a Parigi, Segni, allora Presidente del Consiglio, si recò in visita al Palazzo dell’ UNESCO. Mentre si era fermato ad ammirare un grande affresco di Picasso, fu improvvisamente investito da giornalisti e fotografi e d’istinto, fece il gesto di coprirsi gli occhi dalla luce dei flash. Il giorno dopo, la prima pagina del quotidiano parigino “Le Figaro” scrisse: “Il Presidente del Consiglio italiano non nasconde il suo orrore davanti all’affresco di Picasso”. Il titolo, che voleva essere denigratorio, fu però apprezzato dall’opinione pubblica italiana: giunsero infatti al politico democristiano numerose lettere nelle quali lo si elogiava per aver manifestato pubblicamente il suo disgusto per l’arte moderna.


3° GIOVANNI GRONCHI

dall’11 maggio 1955 al 11 maggio 1962

03 - Giovanni Gronchi - i presidenti della repubblica italiana

Nato il 10 settembre 1887 a Pontedera e scomparso nel 1978, è stato un politico italiano e secondo Presidente della Repubblica Italiana dal 1955 al 1962. Membro della Democrazia Cristiana, ha ricoperto vari incarichi politici e ministeriali. Prima della presidenza, è stato Ministro delle Finanze e Ministro della Difesa. La sua presidenza è stata caratterizzata da un periodo di stabilità politica ed economica. Gronchi ha cercato di sottolineare il ruolo istituzionale del presidente, evitando interferenze nelle questioni politiche quotidiane. La sua figura è spesso associata all’apertura della “Autostrada del Sole” e al cosiddetto “miracolo economico” italiano degli anni ’50. La sua carriera è stata segnata dalla dedizione al servizio pubblico.

Curiosità: Il 3 aprile 1961, in occasione del viaggio del presidente della Repubblica in Sudamerica, fu emesso un francobollo che fu subito ritirato e sostituito, a causa di un errore nella riproduzione dei confini geografici del Perù. Tale francobollo, ben presto denominato “Gronchi rosa“, raggiunse subito quotazioni speculative e suscitò un immediato interesse per la filatelia in Italia.

Attualmente, la sua quotazione è nell’ordine di circa mille euro per il francobollo nuovo con la gomma integra e di circa cinquecento euro per i francobolli senza gomma che provengono dalle affrancature delle buste intercettate e ricoperte con un nuovo francobollo di colore grigio. Quei pochissimi valori che invece sono sfuggiti al ritiro (e sono quindi regolarmente timbrati) raggiungono quotazioni ragguardevoli che possono arrivare anche a trentamila euro. Il “Gronchi rosa” è stato anche oggetto di numerose falsificazioni.


2° LUIGI EINAUDI

dal 11 maggio 1948 al 11 maggio 1955

02 - Luigi Einaudi

Nato il 24 marzo 1874 a Carrù e scomparso nel 1961, è stato un economista, politico e giornalista italiano. Primo Presidente della Repubblica Italiana dal 1948 al 1955, ha svolto un ruolo chiave nella fase postbellica e nel consolidamento della democrazia in Italia. Einaudi è stato anche un illustre economista, docente universitario e giornalista, contribuendo allo sviluppo dell’analisi economica in Italia. Come presidente, ha promosso l’austerità e la stabilità economica. La sua figura è associata alla difesa dei principi liberali e alla tutela della Costituzione. Prima della presidenza, Einaudi è stato governatore della Banca d’Italia. La sua eredità è celebrata per il suo contributo all’economia e alla politica italiana.

Curiosità: La parsimonia e la lotta agli sprechi di Luigi Einaudi, dopo anni di esercizio della carica di Governatore della Banca d’Italia, erano proverbiali. Ennio Flaiano, invitato a pranzo insieme alla redazione de Il Mondo di Mario Pannunzio, raccontava che, giunti alla frutta, il Presidente vide, con sorpresa, che nell’enorme vassoio c’erano solo frutti molto grandi e chiese ai commensali: “Io prenderei una pera, ma sono troppo grandi, c’è nessuno che vuole dividerla con me?


1° ENRICO DE NICOLA

(Dal 1 luglio 1946 al 31 dicembre 1947 Capo Provvisorio dello Stato)

dal 1 gennaio 1948 al 11 maggio 1948

01 - Enrico De Nicola - i presidenti della repubblica italiana

Nato il 9 novembre 1877 a Torre del Greco e scomparso nel 1959, è stato un politico italiano e primo Presidente della Repubblica Italiana dal 1948 al 1955. Giurista e accademico, De Nicola è stato uno dei firmatari della Costituzione italiana. Prima della presidenza, è stato presidente dell’Assemblea Costituente. Durante il suo mandato, ha sottolineato l’importanza dei valori costituzionali, difendendo l’indipendenza della magistratura e l’unità nazionale. La sua figura è associata alla transizione dell’Italia dalla monarchia alla repubblica. In precedenza, aveva ricoperto diversi incarichi, incluso quello di Ministro della Giustizia. La sua dedizione ai principi democratici e alla giustizia lo rende una figura di rilievo nella storia italiana.

Curiosità: Una delle questioni più scottanti sottoposte all’attenzione del Capo Provvisorio fu quella relativa alla sorte degli autori della strage di Villarbasse che avevano ucciso dieci persone a scopo di rapina: i tre autori del massacro catturati, una volta condannati a morte, gli inoltrarono una richiesta di grazia ma De Nicola, considerando l’efferatezza del delitto, la rifiutò. La sentenza, eseguita il 4 marzo 1947, fu l’ultima pena di morte eseguita in Italia.


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